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Ricciotti Paioli

Giuseppe Casanova figura come una di queste nuove leve di imprenditori. Egli aveva assunto un giovane apprendista di nome Ricciotti Paioli, di modesta estrazione ma, dotato ed entusiasta. In breve, Egli cercò la strada del lavoro autonomo. Reca la data del 31 gennaio 1911 la sua denuncia alla Camera di Commercio per l’apertura di un negozio adibito alla vendita di molle per selle, di parafanghi ed altri accessori.

Grazie all’impiego di indovinate attrezzature, Ricciotti Paioli si fece, ben presto, valere sia tra i Commercianti che tra i costruttori di biciclette.
Nel periodo post-bellico Ricciotti Paioli continuò a vender accessori e ricambi per biciclette. Diede lavoro a una ventina di operai e riuscì a superare la crisi del ‘29, studiando molti articoli a buon mercato, semplici e pratici, tipo i “salvaraggi”, i parafanghi, i rulli delle dinamo, le retine di ferro “Eterna” applicabili alle biciclette da donna, gli anelli “Simplex” per le moltipliche, i portabollo e le gemme catarifrangenti...

Si ricorda anche una “moltiplica” di forma elittica, che aveva lo scopo di rendere più efficace la pedalata ma che rimase allo stato sperimentale.
La seconda guerra mondiale con il bombardamento del 25 settembre 1943 pose fine ad ogni proficua attività. L’officina di Riciotti Paioli fu distrutta e fu gravemente danneggiata anche la sua abitazione. Queste drammatiche esperienze lo colpirono profondamente al punto che delegò il compito di ricostruire l’azienda alle giovani figlie Laura e Loredana. Morì a Bologna nel marzo del 1956.

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